La parrucchiera di Piero


Il cortisolo è un tipo di ormone che fa tante cose ma che l’ipofisi produce durante situazione stressante. Uno degli effetti è che ti tiene sveglio e poi quando il corpo è stra stanco ma ancora sveglio si rilascia più cortisolo. L’effetto su di una persona di oggi è l’insonnia. È un cerchio abbastanza vizioso che hanno studiato e per esempio secondo alcuni ricercatori una risata profonda si abbassa la quantità di cortisolo nel sangue.

Il mio barbiere di fiducia ha riaperto la sua parrucchiera questa settimana. Appesa sulla tapparella grigia la settimana scorsa c’era una cartina elegante con scritto “Chiuso per lutto in famiglia.” Quando mi sono fermato per leggerla, ho pensato subito al figlio unico di Piero che era affascinato dei viaggi e dalle motociclette che ogni tanto lavorava nella parrucchiera quando ritornava a Milano.

Invece, due giorni fa quando sono entrato nel suo piccolo, pulito e ben organizzato negozio, seduto nell’angolo dietro il bancone c’era il figlio. In quel momento, mentre entravo, Piero si è girato dal suo cliente e con le forbici ancora nella mano ci stringevamo guardandoci negli occhi.

Si vedeva che era molto stanco con quegli anelli profondi viola sotto gli occhi e un viso che ha vissuto un paio di anni in meno di un mese. Sono rimasto in silenzio non sapendo cosa a dire, ma suo figlio si è alzato per dirigermi alla sedia per il solito taglio di capelli. In sottofondo le notizie del telegiornale scorrevano mentre padre e figlio fianco a fianco lavoravano in silenzio.

Ad un certo punto è entrato un uomo in giacca e cravatta con una borsa a tracolla, chiaramente ritornando a casa da lavoro, che andava ai due abbracciandoli e senza cerimonia ripartiva.

Non avendo io contanti per pagare e loro da sempre non avendo il POS, sono dovuto andare ad un bancomat per poi pagare. Quando rientravo, Piero stava discutendo con chi mi pareva era un agente immobiliare che stava per comprare qualche mobile da lui da una casa che stava per svuotare. Uscivo con il telefono in mano ed un gran voglia di sentire i miei.

Non volevo fare domande a loro ma quella sera il mio coinquilino mi ha detto che era la moglie che è morta per un tumore scoperto pochi giorni prima.

Non so come si va avanti dopo di avere perso qualcuno con cui ho condiviso grandi porzioni della mia vita. Magari nell’immediato ha senso ritornare a lavoro ma speravo per Piero dopo che ho scoperto la verità che stesse preparandosi ad andare via per trovare un modo per godere la prossima porzione della sua vita e stare sopra l’ingiustizia e l’efficacia macabra della malattia e questa tragedia di famiglia.

Lo vedevo quel giorno come se fosse ferito nell’ anima e nello spirito. Il colpo era nuovissimo e non si sapeva ancora quanto è stato grave, per cui tentava di fare cose normali per capire dov’era il dolore. Spero che come ad un ferito, dopo tanto tempo, con la cura da parte degli altri, e il corso della natura, si formi una cicatrice che permetta alla sua vita ad andare ancora avanti.